venerdì 26 ottobre 2012

LA MIA PRIMA VOLTA CON CRITICAL MASS FIRENZE

Il 25 ottobre si celebravano i primi dieci anni di Critical Mass Firenze, ma per me era la prima volta ed è stata indimenticabile. A Firenze Critical Mass si dà appuntamento ogni ultimo giovedì del mese in Piazza Santissima Annunziata alle ore 18.30 e tutto quello che si deve fare è arrivare in bici, avere voglia di pedalare e sorridere.
Già alle 18.45 Santissima Annunziata era talmente gremita di bici che non si riusciva a passare, i ragazzi dell'organizzazione regalavano a tutti un palloncino verde da legare alla bicicletta e un adesivo, alle 19.15 la piazza sembrava un lago verde e siamo partiti.
Passando per Piazza D'Azelio siamo arrivati sui viali, non si può immaginare l'immensa soddisfazione di vedere centinaia e centinaia di biciclette bloccare il traffico delle 19.30 in Piazza Beccaria. Io che ero nelle prime file non riuscivo a vedere la fine di questo bellissimo corteo verde.
La prima Critical Mass della storia ha avuto luogo a San Francisco nel 1992, non si tratta di una manifestazione, ma di una "coincidenza organizzata", il movimento non ha un leader e vuol solo dimostrare quanto una città vivrebbe meglio se la maggior parte della popolazione si spostasse in bici, con tutto quello che ne conseguirebbe(diminuzione dell'inquinamento, stile di vita più sano, meno stress etc.,) questo evento è ricorrente non solo a Firenze, ma in molte città di tutto il mondo.
Dovete assolutamente parteciparvi perché E' STATA UNA DELLE COSE PIU' BELLE che io abbia fatto da quando vivo a Firenze. Di seguito l'indirizzo del blog, dove avrete la possibilità di iscrivervi alla mailing list ed essere aggiornati riguardo appuntamenti e iniziative http://criticalmassfirenze.blogspot.it/ .

martedì 16 ottobre 2012

BACON E ALTRI FOLLI ALLA STROZZINA

Mentre pedalavo verso Palazzo Strozzi mi chiedevo"..la traduzione di Francis Bacon sarebbe Francesco Pancetta, o Francesco Rigatino?". Invece all'uscita ho pensato che se mi avessero portato a questa mostra quando avevo 9 anni mi sarei divertita come una pazza, perché alla Strozzina non vedrete un'esposizione, ma farete un giro in un parco giochi...un parco giochi macabro e perverso. L'intento intellettuale della mostra è quello di mostrare "il rapporto fra individuo e collettività", ma in pratica la visita si trasforma in un arcobaleno di suggestioni e sensazioni, molto forti, che vanno dal disgusto all'ansia.
La prima sala è interamente dedicata a Bacon e credo sia importante tenere a mente una frase dell'artista;"Io non deformo per piacere di deformare, i miei personaggi non subiscono torture io provo a trasmettere una realtà dell'immaginene nel suo momento più straziante" questa può essere una linea guida che ci aiuta a dare un diverso significato alle figure talvolta mostruose create dall'artista. Vorrei dare un consiglio; andateci a stomaco vuoto, perché certe immagini non favoriscono la digestione, tant'è che il trancio di panello con l'uva che mi son mangiata prima di entrare mi si è riproposto per tutta la permanenza alla Strozzina. Possono, per esempio, risultare indigesti i video dell'artista svedese Nathalie Djurberg, la stessa artista che vi darà la possibilità di spiare, da una casetta nel bosco, un corpo in decomposizione.
Invece Chiharu Shiota si è, per fortuna, limitata a installare una ragnatela nera che vi imprigiona e che imprigiona oggetti, dico per fortuna perchè guardando al catalogo dell'opere di questa artista giapponese ho scoperto che la maggior parte consiste in pezzi di corpi umani spanti in giro, corpi morti(?) nel bosco e via discorrendo.
Finalmente, nell'ultima sala, troviamo un tocco di italianità perché lì si trova Arcangelo Sassolino che si diverte a testare la resistenza di alcuni materiali, pertanto vi avverte che l'installazione potrebbe crollare da un minuto all'altro, perché ogni materiale giunge, prima o dopo, alla definitiva usura.
A questa mostra sono andata con il mio solito carico di spirito critico misto a polemica preventiva, ma alla fine della fiera mi so divertita, m'ha messo di buon umore e quindi dateci un occhio anche voi e vi prego contradditemi!

lunedì 1 ottobre 2012

Ma che musica si ascoltava a Firenze nel 300'?

Qualche sera fa cena fra amici e come spesso accade, dopo un rispettoso numero di bottiglie di vino, si arriva alla fase musicata, quindi chitarre e cantori improvvisati, ma pur sempre piacevoli(?).
Dopo aver fatto rigirare nelle  tombe i vari Gaber, De Andrè, Battisti e qualcuno ancora vivo, sento fare il nome di un signore che nella tomba ci si rigira da qualche secolo in più; Francesco Landini, detto anche il Cieco di Firenze.  Francesco Landini fu un importante compositore del 300' fiorentino, figlio del famoso pittore Jacopo del Casentino, la sua fama fece eco in tutto il nord Italia fino ad arrivare in Oltralpe.
Provate a indovinare perchè lo chiamavano il Cieco di Firenze? Esatto, era cieco a causa del vaiolo che aveva contratto all'età di 7 anni. Nonostante ciò Landini era in grado di suonare più strumenti musicali, sino a divenire il più grande esponente dell'Ars Nova (termine col quale si indica la produzione polifonica del XIV secolo), oltre a questo viene ricordato anche come poeta, organaro e cantore. Ad oggi si contano di Landini 89 ballate a 2 voci e 42 a 3 voci, di seguito il testo di Ecco la primavera;
 
 
Ecco la primavera
Ecco la Primavera che ‘l cor fa rallegrare.
Temp’è d’innamorare e star con lieta cera.
Noi veggiam l’aria e ‘l tempo che pur chiam’ allegrezza.
In questo vago tempo ogni cosa ha vaghezza.
L’erbe con gran freschezza e fior copron i prati
e gli alberi adornati sono in simil manera.
Ecco la Primavera che ‘l cor fa rallegrare.
 
 
 Landini muore a Firenze il 2 settembre del 1397 e se volete andare  a fargli un salutino lo troverete nella chiesa di San Lorenzo,  sulla tomba è raffigurato il musicista intento a suonare il suo organetto.
Se posso io vi consiglio di ascoltare alcune delle sue ballate fra cui "Questa fanciull'amor" e "Cara mie donna".
Lo so già, in tanti diranno "Che palle la musica del 300", gli stessi che magari si ascoltano i cd dei Sigur Ross osannandoli, facendo un attenta valutazione vi renderete conto che non c'è poi tutta questa differenza, a parte che uomini come Francesco Landini lo facevano già sette secoli fa.