lunedì 19 dicembre 2011

Tu dimmi chi erano i Medici!

Tu dimmi chi erano i Medici...questo è ciò che i clienti mi chiedono con faccia interrogativa, ma senza emettere suono...beh, inevitabilmente riecheggia il nome di Lorenzo il Magnifico, Cosimo il Vecchio, CosimoI etc etc., ma troppo spesso anche noi guide ci dimentichiamo di colui senza il quale la famiglia Medici non sarebbe stata la famiglia Medici e forse Firenze non sarebbe stata la Firenze che tutti noi conosciamo! Con questo voglio dire che sia Cosimo che Lorenzo a palazzo Medici Riccardi, o a capo della situazione politica fiorentina non ci si sono ritrovati così per caso, c'è stato un uomo prima di loro che con astuzia, umiltà, capacità bancarie e di gestione economica ha piantato i semini che sarebbero un giorno divenuti la rigogliosa siepe medicea.
Lui era Giovanni di Bicci, nasce a Firenze nel 1360 e le sue capacità di infiltrarsi nelle attività economiche e commerciali sono a dir poco geniali, nel 1386 era già a capo della filiale bancaria dello zio a Roma e il suo patrimonio andò aumentando grazie al matrimonio con Riccarda Boeri. Il vero botto lo fece quando nel 1413 il Banco Medici diviene il prediletto della Corte Papale, anche se solo per due anni. a tutto questo dobbiamo poi aggiungere la fiducia che aveva guadagnato nelle stanze del potere fiorentino, ricoprendo alcune delle più importanti cariche, infatti fu gonfaloniere, ma anche governatore della città di Pistoia.
Ora la cosa che più amo, l'idea che è stata a parer mio superiore a tutte le altre e che fa aumentare fino alle stelle la mia stima nei confronti di questo personaggio è il Catasto, l'istituzione del catasto...lui aveva capito che se l'economia della città doveva essere risanata i soldi andavano presi dove c'erano davvero, ovvero dalle tasche dei più ricchi (quanto avrebbero da imparare i nostri politici odierni...), perchè fino a quel momento le tasse che pagavano i più abbienti della città erano le stesse tasse che pagavano i più poveri. Già con questa mossa Giovanni si conquistò l'amore e la riconoscenza di tutto il popolo minuto fiorentino che per la prima volta si sentì ascoltato. Da non dimenticare che in seguito al catasto i Medici risultarono la seconda famiglia più ricca della città dopo gli Strozzi.
Le sue azioni in favore del popolo non si fermarono comunque a questo, si racconta che Rinaldo degli Albizzi e Niccolò da Uzzano stessero preparando una legge per abolire le corporazioni minori, Giovanni si oppose con tutte le sue forze a tale decisione e la legge non venne mai approvata. Sarà grazie a questa lungimiranza che la famiglia Medici, almeno nei primi secoli, verrà amata e elogiata da tutto il popolo, che avrà modo di ricevere consensi, che avrà modo di muoversi in libertà nella politica della città.
Molti, molti, molti anni dopo uomini come Giangastone de Medici avrebbero dovuto studiare bene quelle che erano state le mosse dell'antenato Giovanni, solo questo avrebbe fatto sopravvivere la dinastia, ma come in tutte le famiglie c'è sempre un c****zone che in tempo record riesce a bersi tutto ciò che con dedizione è stato costruito da generazioni e generazioni di uomini ravveduti.

5 commenti:

  1. Bellissimo post, complimenti!

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  2. Ma non si potrebbe risuscitarlo e metterlo al governo? mandalo a Monti Vale scriviglielo nel BLOG di lui!Ale

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  3. se la mettiamo così.... sai quanta gente ci sarebbe da resuscitare!?!'Senti ma ale chi?

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