giovedì 8 dicembre 2011

La Chiesa di Sant'Ambrogio e il suo quartiere

Nonostante  la spoglia facciata e le forme essenziali,  la piccola chiesa di Sant'Ambrogio è una delle più caratteristiche della città, non che una delle più antiche. Il nome le viene conferito in relazione al luogo di costruzione, in quanto si racconta che il santo dottore della chiesa Ambrogio abbia soggiornato proprio in questa aerea quando nel 393 venne in visita a Firenze. La prima costruzione risale al 988 quando si insediarono proprio qui le monache benedettine, la chiesa sarà situata al di fuori delle mura cittadine sino al al 1310, data di compimento della cerchia muraria arnolfiana. 
Sarà restaurata e ingrandita a più riprese durante i secoli, ma in particolare diverrà il luogo di sepoltura di alcuni dei più grandi artisti fiorentini come Verrocchio (che pare fosse cresciuto proprio in questo quartiere), Mino da Fiesole,  il Cronaca e il pittore Francesco Granacci. Le opere d'arte che hanno reso celebre questo luogo di culto oggi le troviamo tutte all'interno della Galleria degli Uffizi, per citarne alcune;  Sant'Anna Metterza di Masaccio e Masolino, l'Incoronazione della Vergine di Filippo Lippi e la Pala delle Convertite di Botticelli. Oggi la zona di Sant'Ambrogio e in particolare la minuta piazzetta si presentano come uno dei quartieri più coloriti della città, grazie anche alla presenza del mercato nell'adiacente  piazza Ghiberti, del lampredottaro al lato della chiesa e dell'abitazione della geniale curatrice di questo blog.
La notte Sant'Ambrogio abbandona le sue vesti rionali per indossare gli abiti più festaioli tanto da farla divenire punto di ritrovo per punkabbestia, freak chic, radical chic, tamarri, intellettuali e altri eccentrici personaggi tipicamente fiorentini.  

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