martedì 27 dicembre 2011

SE SAN FRANCESCO FOSSE NATO OGGI SAREBBE UN RADICAL FREAK

Analizzando la vita del Santo, non che patrono del Bel Paese, mi è venuto in mente che la sua vita oggi non sarebbe stata molto diversa da quella di alcuni freakketoni. Senza nulla togliere ad  una delle poche figure che rispetto della cultura e religione cattolica vorrei raccontarvi come sarebbe stata (a parer mio) la sua storia ambientata ai nostri giorni....
Nasce ad Assisi da una famiglia agiata, nasce d'inverno.Il padre è un ricco imprenditore spesso obbligato a lunghi viaggi di lavoro. Quando nacque sua madre lo chiamò Giovanni, poi il padre tornò da uno dei suoi tanti viaggi d'affari e in seguito ad accese discussioni con la madre si recò alla anagrafe dicendo che avevano cambiato idea e che il nome del pargolo doveva essere Francesco!
Il padre vedeva in lui l'erede dell'attvità di famiglia e voleva che studiasse, Francesco non è che ne avesse poi tanta voglia, ma per fare contenti babbo e mamma si iscrisse all'università, scelse il Dams. In effetti amava profondamente la musica tant'è che era il più ricercato della provincia di Assisi quando si trattava di organizzare un rave o un afterhours. In seguito a legami stretti con esponenti della sinistra più estrema Francesco prese parte a sit-in e manifestazioni di piazza, durante una delle quali venne arrestato per resistenza a pubblico ufficiale. Egli rimase estremamente provato da tale esperieza e sconvolto dalla violenza degli scontri fra manifestanti e poliziotti, così un giorno durante una lunga passeggiata nei boschi circostanti, mentre era dedito all'utilizzo di sostanze non del tutto legali, vide materializzarsi davanti a sè una figura che lo invitava ad abbandonare la vita più frivola e materiale per dedicarsi alla cura del suo spirito, delle sue energie e all'amore universale. Francesco in men che si dica diventa vegetariano, poi vegano, si rade i capelli inaugurando un nuovo taglio chiamato tonsura, indossa solo abiti di canapa  e sandali realizzati in ecopelle anche d'inverno, rinuncia a tutta la ricchezza e alla ditta di famiglia e vi assicuro che suo padre si arrabbiò come una bestia. Si racconta che una sera, mentre camminava per Assisi, incontrò un rom che gli voleva rubare il cellulare e lui di tutta risposta iniziò a baciarlo ed accarezzarlo...i suoi amici lo prendono ancora oggi in giro!
Il passo successivo di Francesco fu davvero radicale, lascia Assisi e si ritira in campagna dove vive in isolamento in un casolare mezzo diroccato, senza riscaldamento e acqua corrente, passa gran parte della giornata a meditare, coltivare l'orto, acquista solo prodotti a chilometri zero, fa la raccolta differenziata, mangia yogurt scaduti.
Da qui la fama di Francesco inizia ad ampliarsi tanto che altri giovani decidono di spogliarsi dei loro averi per seguire le sue orme...fra i tanti spicca Chiara,  ragazza di particolare bellezza, con dei bellissimi rasta biondi che insieme ad altre tipe della sua compa segue Francesco nel suo casolare. Lui per primo  resterà totalmente affascinato, in particolare per la purezza e la determinazione della rastafarina Chiara che prenderà alla lettera le idee ascete di Francesco.
Di lì a creare una prolifera Comune il passo è breve, i giovani riuscivano a sostentarsi grazie alla produzione di formaggio biologico e ad un allevamento di grilli che aveva riscosso un discreto successo in tutta la regione. Organizzavano inoltre corsi di danza africana, corsi di teatro balinese e reading musicali tristi.
La ufficializzazione della comune avrà luogo a Roma durante un concerto della Bandabardò, quando i giovani seguaci di Francesco ebbero l'autorizzazione dalla band stessa per allestire un loro banchetto dove oltre a vendere il loro formaggio organizzavano assemblee pubbliche dove esponevano le loro nuove idee di vita. Esaltato dalla fiducia accordatagli dalla Bandabardò e da altri gruppi musicali come i Folkabbestia Francesco si sente pronto a portare le sue teorie in Europa ed oltre. Così decide di fare un inter rail attraverso Spagna e Marocco, preso bene dal viaggio prosegue fino alla Palestina. Una volta tornato in Italia si troverà davanti una rosea verità, ovvero una moltitudine di proseliti, infatti era ormai moltiplicato il numero di giovani che si erano ritirati a vita semplice in comunità e che avevano avviato esemplari allevamenti di grilli.
Negli  anni a venire perfeziona alcune tecniche di ascesi,  meditazione e  yoga, si spostò sul monte dell'Averna viveva dentro un grotta dove rinunciava al cibo e all'acqua dedicandosi, è proprio il caso di dirlo, anima e corpo a transfert spirituali e mentali. Uscirà mal ridotto da tale prova e sarà ricoverato presso la comune rastafariana dell'amica Chiara e lì vi passerà gli ultimi anni della sua vita scrivendo trattati e poesie sulla bellezze della vita, della terra e del cielo.

3 commenti:

  1. Bello.
    Potevi mettere dei riferimenti agli animali!
    Ma effettivamente oggi sono più rari da trovare

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  2. Sì gli spunti sarebbero davvero tanti...ho scelto quelli più eclatanti e che mi facevano più ridere! Comunque grazie!

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  3. Vero, già così è parecchio sostanzioso
    Prego! E complimenti

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