Non sapevo bene come intraprendere l' argomento "Annigoni", provando davanti alle sue opere una sorta di rispetto e riverenza, ovvio che la provo anche davanti ad altri grandi artisti, ma con Annigoni è un pò diverso perchè e nato nel 1910, ha studiato e vissuto a Firenze, la sensazione è di averlo dietro mentre scrivo, col rischio che mi tiri una pacca sul collo se descrivo male le sue opere.

Annigoni nasce nel 1910 a Milano, la famiglia nel 1925 si trasferisce a Firenze dove Pietro frequenterà la scuola di nudo e l'Accademia di Belle Arti. A Firenze sarà il suo laboratorio, anche se il suo incredibile talento sarà celebrato più all'estero che in Italia, soprattutto in Inghilterra in quanto lavora come ritrattista ufficiale della Famiglia Reale e per buona parte dell'aristocrazia inglese.
Ed ecco che da qualche giorno sentivo l'impulso di tornare a vedere una sua opera collocata all'interno di San Lorenzo, una grande pala che ritrae San Giuseppe nella sua bottega da falegname in compagnia di Gesù che si diverte a giocare con gli attrezzi del babbo, sullo sfondo un fascio di luce delimita i contorni di una croce, Giuseppe con uno sguardo compassionevole e al tempo stesso colmo di dolore guarda al "figlio" consapevole del tragico destino che lo attende. Questa non è considerata una delle più grandi opere dell'artista, ma vi assicuro che vista all'interno della chiesa di San Lorenzo fa un certo effetto.
Passo a un genere opposto e rimango deliziata da questo morbido studio di nudo, dove morbide sono le linee, caldi i colori e forse anche la modella era abbastanza calda, ma questi son segreti da artisti.
Mi stupisce che i frati di San Marco non siano rimasti almeno un po' sconvolti da questa impressionante Deposizione, dove il corpo di Cristo cade come un piombo dalla croce e l'attrito col panno è tanto violento da far spaventare i quattro santi ai lati. Annigoni è un uomo che si porta sulle spalle il peso di due guerre, un uomo che forse ha perso fiducia nell'umanità e cerca di espiare questo senso di inutile tramite la sua pittura, descrivendo con semplicità un'epoca, i suoi protagonisti più illustri e quelli più umili.
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